Le relazioni pubbliche comprendono un altro fattore fondamentale che spesso viene trascurato o a cui viene data troppo poca importanza. Tuttavia, se viene usato correttamente, questo fattore può rappresentare la base del successo nei rapporti con gli altri.
Il metodo originale elaborato dall’uomo per oliare la macchina delle relazioni umane sono “le buone maniere”.
Vi sono molti altri termini per descrivere questo metodo: cortesia,
Persino presso le culture più primitive, le relazioni tra le persone seguivano rituali molto elaborati. Studiando ventuno razze primitive differenti, cosa che ho fatto di persona, sono rimasto continuamente colpito dalle formalità che accompagnano i loro rapporti interpersonali, intertribali e interrazziali.
Le “cattive maniere” sono condannate in tutte le razze.
Le persone che hanno “cattive maniere” vengono respinte.
La principale tecnica di relazioni pubbliche era quindi rappresentata dalle “maniere”.
Quindi una persona addetta alle relazioni pubbliche o un’équipe di relazioni pubbliche non avrà successo nel suo lavoro, se non si è mai esercitata nelle “buone maniere” e non ha la padronanza di quelle che le persone con cui ha a che fare considerano tali. Tale addetto alle PR o tale équipe di PR potrebbe conoscere perfettamente tutte le principali tecniche di PR, e tuttavia potrebbe fallire miseramente, unicamente perché ha delle “cattive maniere”.
Le “buone maniere” si riassumono in:
(a) dare importanza all’altra persona,
(b) usare il ciclo di comunicazione a due sensi.
Nei rapporti con la gente, è impossibile trasmettere le proprie idee e conquistare il consenso se non si usa il ciclo di comunicazione a due sensi.
Con “ciclo” s’intende un periodo di tempo con un inizio e una fine. In un ciclo di comunicazione c’è una persona che dà origine a una comunicazione verso un’altra persona, la quale riceve la comunicazione, la capisce e le fa sapere di aver capito, ponendo fine al ciclo.
Questi due fattori – dare importanza all’altra persona e usare il ciclo di comunicazione a due sensi – devono sempre essere presenti, indipendentemente da qualsiasi altro gesto o usanza. La loro violazione comporta il rifiuto di una persona e del suo programma.
L’arroganza e la forza possono conquistare il
Gli psichiatri o gli psicologi non potrebbero mai conquistare il plauso o il favore generale nonostante tutte le loro “tecniche della mente”, perché loro stessi (a) sono arroganti a dismisura e (b) disprezzano ferocemente gli altri (“l’uomo è un animale”, “tutti sono pazzi”, ecc.).
Non hanno “buone maniere”, cioè (a) non considerano gli altri importanti né li fanno sentire tali e (b) sono totalmente estranei a un ciclo di comunicazione.
Relazioni pubbliche di successo
Le relazioni pubbliche di successo si costruiscono sempre sulle fondamenta delle buone maniere, poiché queste rappresentano la prima tecnologia che sia mai stata elaborata per facilitare i rapporti umani.
Le buone maniere sono molto più ampiamente conosciute e rispettate che non la tecnologia delle relazioni pubbliche. Perciò nessuna tecnologia delle PR avrà successo se manca questo elemento.
Snobbare dei “semplici custodi” in quanto indegni della propria attenzione, quando si vuole entrare in contatto con il loro capo, può essere disastroso. Chi parla con il loro capo? Quei “semplici custodi”!
Fissare un appuntamento e non rispettarlo, mandare un invito troppo tardi perché possa essere accettato, non offrire da mangiare o da bere, non alzarsi quando entra una signora o un uomo importante, trattare i propri sottoposti come dei servi in pubblico, alzare aspramente la voce in pubblico, interrompere ciò che qualcun altro sta dicendo per “fare qualcosa di importante”, non dire grazie o buonanotte, sono tutte “cattive maniere”. Le persone che fanno queste o altre mille scortesie, vengono mentalmente rifiutate da coloro con i quali entrano in contatto.
Dato che le relazioni pubbliche significano essenzialmente accettazione, le cattive maniere le rendono del tutto vane.
Per usare efficacemente la tecnologia delle relazioni pubbliche, bisogna avere delle buone maniere.
Non è difficile avere buone maniere. Bisogna esaminare il proprio atteggiamento verso gli altri e modificarlo dove necessario. Sono importanti come persone? Il proprio ciclo di comunicazione a due sensi dev’essere perfetto e naturale, tanto da non essere mai notato.
Ferme restando queste due cose, si possono ora imparare i particolari di rito che rappresentano la prassi che viene considerata “buone maniere” nel gruppo con cui si ha a che fare.
Se poi la relativa tecnologia viene usata correttamente, le relazioni pubbliche saranno di successo.
Importanza
Non avete idea di quanto sia importante la gente. C’è un
Se s’ignora la gente, lo si fa a proprio rischio e pericolo.
L’adulazione non è molto utile, spesso è sospetta, perché non deriva da un’opinione sincera e solo uno sciocco non riuscirebbe a identificarne la falsità.
L’importanza che una persona ha le viene manifestata mostrandole rispetto o semplicemente assicurandole che è visibile e accettabile.
Vedere e riconoscere l’esistenza di qualcuno significa considerarlo importante.
Anche il fatto di conoscere il suo nome e i suoi legami gli conferisce importanza.
Sostenere la propria importanza è accettabile più o meno quanto un gatto morto a un matrimonio.
Le persone hanno valore e sono importanti. Grandi o piccole, sono importanti.
Se sapete questo, siete sulla buona strada che porta alle buone maniere.
A questo punto possono aver luogo le relazioni pubbliche.
Comunicazione
Il ciclo di comunicazione a due sensi è più importante del contenuto della comunicazione.
Il contenuto della comunicazione, il significato da trasmettere a un altro o ad altri, è secondario rispetto al ciclo di comunicazione a due sensi in se stesso.
La comunicazione esiste per ottenere una risposta o per essere usata.
Perché la comunicazione trasmetta un messaggio, deve prima essere presente il ciclo di comunicazione.
I messaggi non viaggiano in assenza di una
La pubblicità vìola sempre questo principio. “Comprate Bingo!” Si perde nel vento. Sono altre cose che devono stabilire la linea. E la linea dev’essere tale da ottenere una replica sotto forma di utilizzo, acquisto o risposta.
Un esempio buffo è quello di un venditore per corrispondenza che senza preamboli e senza motivazioni scriveva alla gente proponendole di acquistare una serie di articoli per parecchi milioni senza neppure spiegarne l’uso o il valore. Risposta: zero. Nessuna linea di comunicazione. Scriveva a un nome, non veramente a qualcuno.
Nei
Le buone maniere richiedono un ciclo di comunicazione a due sensi. Questo vale anche per le lettere e le telefonate informali.
Da ciò deriva la necessità di “dare la buona notte alla padrona di casa prima di andarsene”.
Per avere veramente delle buone maniere bisogna capire perfettamente il ciclo di comunicazione a due sensi.
Senza un ciclo di comunicazione a due sensi, le relazioni pubbliche sono roba di ben poco valore.
Le usanze
Se un rituale di riunione degli indiani d’America era così preciso e complesso, se un migliaio di altre razze primitive avevano una condotta sociale rigorosa e modi precisi di rivolgersi agli altri, non è troppo chiedere che anche un uomo moderno abbia delle buone maniere.
Ma le “buone maniere” sono meno evidenti ai nostri giorni di quanto non lo fossero una volta. Questo succede perché la mescolanza di così tante razze e usanze ha avuto la tendenza a distruggere i modelli rituali che una volta erano ben radicati nelle comunità più piccole.
Così, sembra di avere sotto gli occhi un’epoca in cui le maniere sono sciatte.
Questa non è una scusa per avere cattive maniere.
Una persona può avere eccellenti maniere semplicemente rispettando:
a. L’importanza della gente.
b. La comunicazione a due sensi.
c. Le usanze locali seguite come condotta appropriata.
Questi sono i primi doveri di chi usa la tecnologia delle relazioni pubbliche.
Su questa base si può costruire una presenza accettabile da un punto di vista delle PR, che renderà le relazioni pubbliche efficaci.
LA TECNOLOGIA DELLE RELAZIONI PUBBLICHE VI AIUTA A CREARE UN MONDO MIGLIORE |
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comportamento adeguato o confacente, che si accorda con la buona educazione; l’evitare qualsiasi cosa offensiva nelle maniere.
le regole formali per un comportamento educato nella società o in un gruppo particolare.
ricercatezza di sentimenti, gusto, maniere, linguaggio, ecc.
abilità o potere di controllare qualcosa.
la relazione corrispondente tra due o più cose; relazione proporzionale. Un rapporto è a volte espresso come un numero o ammontare in relazione ad un altro numero o ammontare. Per esempio, se una persona passa dieci ore dentro e un’ora fuori, il rapporto è di 10:1 o di dieci a uno.
il percorso lungo il quale la comunicazione viaggia da una persona all’altra.
comunicazione o scambi tra persone o gruppi, specialmente conversazioni o attività sociali.