ASSEGNAMENTO >> 9. Leggi “Che Cosa Sono le Statistiche”

CHE COSA SONO LE STATISTICHE

Che cos’è una statistica? Una statistica è un numero o l’ammontare di qualcosa paragonato a un precedente numero o ammontare della stessa cosa. Le statistiche si riferiscono alla quantità di lavoro svolto o al suo valore in denaro.

Una statistica in calo significa che l’attuale numero è più basso di quanto non lo fosse in precedenza.

Una statistica in ascesa significa che l’attuale numero è più alto di quanto non lo fosse in precedenza.

Noi operiamo in base a statistiche. Esse mostrano se un membro dello staff o un gruppo lavora o non lavora, poiché è il lavoro che produce la statistica. Se il membro dello staff non lavora in modo efficiente, la statistica inevitabilmente calerà. Se lavora in modo efficiente, la statistica salirà.

Statistiche negative:

Ci sono cose che fanno salire le statistiche, quando sono cattive (ad esempio, gli incidenti automobilistici). Comunque, noi non usiamo statistiche negative. Usiamo soltanto cose che quando salgono significano qualcosa di buono e quando scendono significano qualcosa di cattivo.

Grafici delle statistiche

Definizione: un grafico è una linea o un diagramma che mostra in che modo una quantità dipende da un’altra, vi si paragona, o la cambia. È un qualsiasi mezzo visuale usato per mostrare delle relazioni numeriche.

Un grafico non dà sufficienti informazioni se sulla sua scala verticale le variazioni della linea di diagramma sono troppo piccole. Inversamente, sarebbe impossibile tracciare il grafico se tali variazioni fossero troppo ampie.

Se le salite e le discese non risultano facilmente visibili su di un grafico, chi tenterà di dare al grafico un’interpretazione, incorrerà in alcuni errori. Ciò che viene mostrato come una linea piatta, in realtà dovrebbe essere una catena montuosa.

Per scala s’intende l’ammontare di qualcosa per ciascuna suddivisione del grafico in senso verticale.

Il modo corretto di tracciare una scala è il seguente.

La scala è diversa da statistica a statistica.

1. Si determina il valore più basso che ci si aspetta per quella particolare statistica, che non sempre corrisponde a zero.

2. Si determina il valore più alto che uno pensa che quella statistica possa raggiungere nel corso dei tre mesi successivi.

3. Si sottrae (1) da (2).

4. Si dimensionano le suddivisioni verticali in base al risultato ottenuto in (3).

Si avrà in tal modo una scala assai realistica, che mostrerà con chiarezza le salite e le discese.

Un grafico tracciato secondo una scala scorretta non mostra con accuratezza le variazioni di una statistica e risulta pertanto di scarso valore.
Un grafico tracciato secondo una scala corretta mostra chiaramente le variazioni di una statistica, il che rende più facile determinare quale condizione applicare.

 

Ecco qui un esempio scorretto.

Prendiamo un’organizzazione che opera a 500 dollari la settimana. Si dimensionano i 100 quadretti lungo il lato verticale della carta millimetrata in modo che ognuno rappresenti 100 dollari. Quando verranno disposti sul grafico, mostreranno una linea bassa e piuttosto piatta, a prescindere dal livello delle entrate dell’organizzazione. In tal modo quel grafico non attirerà l’attenzione dei dirigenti quando va verso l’alto oppure scende.

Questo è il modo corretto di farlo per le entrate lorde di un’organizzazione che ammontano in media a 500 dollari la settimana.

1. Osservando attentamente i vecchi grafici relativi agli ultimi sei mesi, notiamo che le entrate non sono mai scese al di sotto di 240 dollari. A questo punto prendiamo 200 dollari come punto più basso della carta millimetrata.

2. La nostra stima è che l’organizzazione dovrebbe raggiungere delle entrate di 1.200 dollari di tanto in tanto nei prossimi tre mesi. Come punto più alto della carta millimetrata scegliamo pertanto questo.

3. Sottraiamo 200 dollari dai 1.200 e otteniamo 1.000 dollari.

4. Ad ognuna delle 100 suddivisioni verticali attribuiamo perciò il valore di 10 dollari, partendo dal valore più basso che corrisponde a 200 dollari.

Ora tracciamo le entrate lorde sul grafico considerando ogni quadretto equivalente a 10 dollari.

In questo modo il grafico si presenterà in modo corretto, mostrerà discese e salite molto chiaramente e potrà essere utilizzato dai dirigenti per interpretare le statistiche.

Cercate di usare cifre facili da calcolare, tipo: 5, 10, 25, 50, 100 e di riportare la scala sul grafico (ad esempio 1 suddivisione = 25).

In un grafico, può entrare a far parte in modo eccessivo l’elemento “speranza”. Non è necessario calcolare una scala per più di un grafico alla volta. Se il grafico va a finire su un nuovo foglio di carta millimetrata, calcolate nuovamente tutta la scala; e a mano a mano che l’attività dell’organizzazione cresce, la scala può essere adattata, foglio dopo foglio. Per esempio ci vollero 18 mesi per aumentare le statistiche di un’organizzazione, a un fattore di 5 (5 volte le entrate, ecc.), e questo comportò l’uso di parecchi fogli di carta millimetrata, quindi non permettete che la scala di un grafico rappresenti più di quanto ci si aspetta nel momento in cui viene calcolata.

Per quanto riguarda la scala orizzontale relativa al tempo, cercate di non superare i tre mesi, dato che anche in questo caso la scala può essere troppo condensata o anche troppo allargata, e di nuovo avrà l’aspetto di una linea piatta e fornirà informazioni errate.

Una corretta rappresentazione in scala è l’essenza di un buon grafico.